“La verità è venuta a galla. E con essa, un pezzo del mio cuore può finalmente ricominciare a battere con serenità.
Dopo mesi difficili, in cui sono stata travolta da un’accusa tanto infondata quanto dolorosa, il Giudice ha riconosciuto ciò che ho sempre saputo nel profondo: la mia totale estraneità ai fatti contestati.
Non è stato solo un processo giudiziario, ma un viaggio interiore fatto di silenzio, lacrime e rinunce.
Ho dovuto mettere da parte ciò che per me era passione, servizio e impegno: la politica, l’amore per il mio territorio, il desiderio di costruire. Ho scelto il silenzio, il rispetto, la fiducia nella Giustizia.
Oggi, posso dire di esserne uscita a testa alta.
Ma non ci sono riuscita da sola.
Grazie a tutti i miei amici.
Grazie a chi mi ha teso la mano quando era più facile voltarsi dall’altra parte. Grazie a chi mi ha scritto, chiamato, abbracciato anche solo con lo sguardo. Il vostro affetto ha fatto da scudo nei momenti più bui. Non lo dimenticherò mai.
Un grazie profondo va al mio compagno, Michele, che ha condiviso ogni mia lacrima, ogni mia paura, ogni silenzio.
Grazie ai miei genitori che con dignità e pazienza hanno atteso, senza mai chiedere, senza mai cedere, rispettando i tempi della giustizia con l’amore discreto che solo un padre e una madre sanno dare.
Grazie ai miei figli che hanno sofferto in silenzio .
Un grazie speciale al mio avvocato, Marco Nigro, che ha saputo unire una competenza di altissimo profilo ad una rara umanità. In quei lunghi otto giorni di domiciliari, non mi ha mai lasciata sola, non solo come legale, ma anche come essere umano.
A lui devo molto più che una difesa.
Questa vicenda mi ha tolto tanto, ma mi ha anche restituito qualcosa: la consapevolezza di chi sono.
E oggi, con dignità e fierezza, ricomincio da qui.
Grazie di cuore a tutti.
Mariarosaria.”
