Il nostro concittadino, il giovane Avvocato Arginto Petraglia, ragazzo e professionista per chi lo conosce dai valori importanti, oggi è stato vittima di uno spiacevole ed antipatico episodio come lui stesso ha raccontato sul proprio profilo social, ecco le sue parole: “Nel pomeriggio, nel corso delle operazioni di scrutinio delle schede elettorali presso il seggio n. 19 (Capaccio-Scalo) presso cui ero scrutatore è emersa una scheda recante un’espressione offensiva rivolta alla mia persona.
Ritengo doveroso precisare, con assoluta serenità , che tale gesto non ha minimamente intaccato la mia dignità né ha avuto la forza di arrecarmi offesa.
Un’offesa anonima, celata dietro lo scudo del segreto elettorale, non ha valore per chi, come me, da sempre crede nella forza del confronto aperto e leale.
Chi ha la nobiltà di sostenere le proprie idee e le proprie critiche deve poterlo fare guardando negli occhi l’interlocutore, e non ricorrendo a mezzi meschini e silenziosi, tanto più quando ciò avviene sacrificando l’esercizio di un diritto fondamentale quale il voto.
Dispiace constatare che, per l’autore di tale gesto, risultasse più rilevante volgere un insulto personale piuttosto che contribuire attivamente al futuro di una comunità composta da migliaia di lavoratori precari, cittadini stranieri e persone in attesa di risposte concrete.
Rinunciare alla responsabilità del voto, pur di arrecare offesa, denota una povertà d’animo ben più grave dell’insulto in sé.
N:B
Tale episodio, non per spirito di rivalsa ma per tutelare la mia immagine, è stato segnalato ed attenzionato per testimoniare il valore del rispetto che deve sempre permeare ogni momento della vita democratica e civile di una comunitá.”
