CALPAZIO, MISTER GAETANO PECORA BUONA LA PRIMA, E CI DICE CHE…

Mister, prima di Campionato e prima vittoria, tra l’altro in trasferta, un buon inizio

Ebbene sì, buona la prima come si suol dire.
Abbiamo trovato una squadra come la nostra, abbastanza giovane, una squadra che aveva nel loro capitano un ragazzino di 52 anni con 300 presenze tra i professionisti e 200 in D, altri 3-4 over e tanti giovani.
Siamo scesi in campo con 7 Under e 2 2005 oltre ai nostri due veterani Roberto e Mauro D’Angelo.
Sapevamo le difficoltà della partita ma conosco il valore dei miei ragazzi, alla fine mi hanno regalato una bellissima emozione.
Scendere negli spogliatoi all’ intervallo avanti uno a zero, prendere gol dopo 15 minuti del secondo tempo e poi reagire da Squadra e lottare fino all’ultimo secondo come dei leoni, questa la sintesi della gara, la volevano, l’hanno cercata e alla fine ottenuta questa bellissima vittoria.
A fine partita ho ringraziato i ragazzi chiedendo umiltà e sacrificio, non abbiamo fatto niente di straordinario, una partita vinta non ci fa esaltare ma fa crescere morale e autostima senza sfociare in protagonismo e illusione.
C’è tanto da lavorare, crescere e migliorare, il campionato è lungo e difficile ma se continuiamo così diventa anche più bello.

Una piazza importante con un progetto importante, quali sono le tue ambizioni personali e gli obiettivi della società?

Una piazza troppo importante, la seconda matricola per anzianità e continuità di tutte le squadre dilettantistiche in Campania, la Storia di Capaccio e non solo, chi non ha giocato con la casacca granata della Calpazio? Pochi…
Un progetto importante per guardare al futuro, negli ultimi 20 minuti della scorsa partita erano in campo tre 2007, due 2008 e un 2009, Carmine Agresti, il piú piccolo del gruppo, a dimostrazione che puntiamo fortemente sui giovani, questo è il nostro progetto.
Personalmente, spero, insieme ai miei guerrieri, di poter ottenere quante più vittorie possibili, poi tireremo le somme; sacrificio, passione, dedizione, voglia di emergere, è questo che chiedo ai miei ragazzi per fargli dimostrare il loro valore.
Insieme al direttore sportivo Angelo Marandino abbiamo scelto giovani validi che hanno voglia di dimostrare, ambiziosi e lungimiranti.
Il nostro obiettivo, in linea con la società è quello di mantenere la categoria, arduo compito viste le concorrenti ma con lo spirito giusto e con l’apporto dei tifosi cercheremo di fare del nostro meglio.

A chi dedichi questa vittoria?

Prima di tutto alla mia famiglia, a mia moglie e ai miei due figli; fare calcio toglie del tempo agli affetti e queste soddisfazioni sono il giusto premio per i sacrifici fatti e il lavoro svolto.
Alle persone che hanno fondato questa gloriosa Società e che insieme ad altri grandi tifosi ci guardano da lassù, a quelli che hanno dato e lasciato qualcosa alla Calpazio nel corso degli anni, a quelli che lo stanno facendo quest’anno e a tutti i Tifosi (soprattutto gli ultras) che ci sostengono e che invito a continuare a sostenerci sempre più perché senza di loro tutto questo non sarebbe possibile, spero di vedere tante persone al Vaudano quando gioca la Calpazio.