La poetessa e giornalista capaccese Milena Cicatiello celebra i suoi primi sessanta Premi di Poesia. E così, lo scorso sabato 12 luglio, nell’incantevole borgo di Roccagloriosa, nell’ambito dell’omonimo concorso letterario, organizzato dall’Associazione culturale “Effetto Donna”, ha ricevuto e celebrato il suo sessantesimo riconoscimento poetico, consistente nel secondo posto della categoria B a tema “La donna”, con il componimento “Poesia per Lucrezia”. Lirica che ha commosso e smosso i presenti con la forza struggente di un tema delicato come l’aborto. Il percorso artistico di Milena Cicatiello è iniziato nel 2017, quando si classificò terza su oltre cinquecento partecipanti, in una delle primissime edizioni del Concorso Letterario dedicato alla memoria di Ron Hubbard. Da allora un successo dopo l’altro, scanditi da viaggi in giro per il mondo, contatti e collaborazioni con le più illustri personalità del panorama letterario nazionale, incontri formativi e scambi culturali che le hanno consentito di affinare, in un tutt’uno, forma e contenuti, e infine, la fondazione del “Festival internazionale della Poesia Sociale”, appuntamento imperdibile dell’estate capaccio-pestana, che celebra il valore civile delle arti, giunto alla quarta edizione.
La Cicatiello, in particolare, solo in quest’ultimo anno (a partire, cioè, da agosto 2024 a luglio 2025), si è aggiudicata 17 prestigiosi di riconoscimenti, tra cui i seguenti primi premi/ premi assoluti:
-Premio Keramos XIV edizione per gli haiku “braccio di madre” e “spiga di grano”;
-Premio Francesco Corbisiero VI edizione per la sezione letteratura e critica letteraria;
- Premio Ossi di seppia XXXI edizione come miglior autrice regione Campania per la lirica “La quiete del vento”;
- Memorial poetico I edizione dedicato alla memoria di mons. Pennisi, per la lirica “Eppure i mirti”;
- Premio Cilento Baronia XXX edizione “Poseidonia Paestum”, per la lirica “La quiete del vento”.
Nel frattempo, prosegue l’ attività promozionale dell’ultimo libro della scrittrice, dal titolo “Napoli ha perso mammà”, l’ inchiesta giornalistica incentrata sulla “involuzione” del ruolo delle mamme napoletane all’interno del sodalizio criminoso camorristico, a partire dagli anni 80’ fino ad arrivare ai giorni nostri.
Un libro che sta già riscuotendo, stante la sua finalità di denuncia sociale, un discreto successo di pubblico e di critica e che verrà presentato prossimamente nei Comuni di Albanella, Ascea, Agropoli, Trentinara, Salerno e Napoli.
Seguiranno aggiornamenti su date, orari e location.
